Progetto Casa del Custode

1. PREMESSA
2. DESCRIZIONE E FINALITA DEL PROGETTO
3. OBIETTIVI
4. DESTINATARI
5. SEDE DI SVOLGIMENTO
6. PERSONALE E FORZE COINVOLTE
7. ALLEGATI
1. PREMESSA
L’emergenza abitativa è diventata un grosso problema sociale negli ultimi anni. Basta pensare che solo nel 2014 a Torino ci sono stati 4000 sfratti esecutivi. Molte di queste persone non trovano più casa e vanno ad ingrossare la fila degli invisibili(senzatetto) che solo nella città di Torino sono più di 2000. La Ue ha denunciato nel 2012 il nostro paese per violazione dell’articolo 31 comma 2 della Carta Sociale Europea che recita “per garantire l’effettivo esercizio al diritto all’abitazione ,le parti si impegnano a prendere misure destinate a prevenire e ridurre lo status di “senza tetto”in vista di diminuirlo gradualmente”.Un impegno che,secondo l’Europa è venuto meno,come denunciato dalla Federazione italiana organismi persone senza dimora (Fio.psd): “ sosteniamo da tempo la necessità di riportare nell’agenda politica delle istituzioni, a tutti i livelli, le politiche per la casa ”, spiega a Lettera 43.it il presidente Paolo Pezzana, “ ora una condanna internazionale importante arriva a ricordare molto più autorevolmente,la stessa necessità ”. Ma quanti sono attualmente i senza tetto nel nostro paese? Avere una cifra precisa è molto difficile: la Fio.psd ha avviato un censimento in contemporanea a quello ufficiale dell’Istat. Secondo Pezzana si stima che “ i senza fissa dimora in Italia siano circa 50-60 mila,ma potrebbero essere di più ”. Secondo diverse associazioni, infatti,l’esercito degli homeless potrebbe raggiungere anche le 100 mila unità,quasi lo 0,2% della popolazione italiana. Gli ultimi dati ufficiali risalgono al 1999 quando la Fondazione Zancan di Padova contò 17 mila senza tetto, per l’80% uomini , di età compresa fra i 28 e i 47 anni,divisi a metà fra italiani e stranieri.
A fronteggiare l’emergenza sono soprattutto i privati o le associazioni di volontariato:secondo un’ indagine condotta in 158 comuni,nel 2010 sono stati 727 gli enti e le organizzazioni che hanno erogato assistenza ai senza fissa dimora. Il 33% degli interventi è focalizzato sui bisogni primari ( cibo,vestiario,igiene personale ), mentre il 17% degli aiuti si occupa di fornire un alloggio notturno e il 4% accoglienza diurna.
Papa Francesco ha rivolto un appello alle parrocchie di tutta Italia perché accolgano i senza tetto. L’invito è di attrezzare una stanza riscaldata con una o due brandine,così da poter dare ai senza tetto un rifugio notturno,e una tazza calda per colazione,insieme con due chiacchiere e qualche gesto di amicizia. In questo caso,anche per ragioni di ordine pubblico è la Caritas stessa a segnalare i casi da seguire. L’ anno scorso hanno aderito 12 parrocchie tra Torino e prima cintura, per un totale di 30 persone accolte, 5 delle quali ospitate direttamente in arcivescovado.

2. DESCRIZIONE E FINALITA’ DEL PROGETTO
Il progetto completa e dona un valore aggiunto all’Emporio Solidale. Nato nel dicembre 2014 si propone come obiettivo di concentrare tutte le forze che operano sul sociale in un’unica struttura per poter condividere e ottimizzare gli interventi. La struttura è formata da una spaziosa camera in cui la Caritas provvede allo stoccaggio e alla consegna degli indumenti ai bisognosi e di un secondo ampio locale dove AVSF in collaborazione con i volontari Caritas provvede allo stoccaggio e alla distribuzione della borsa spesa a 43 famiglie bisognose. E’ ancora presente un locale di circa 32 metri quadri attualmente inutilizzato che AVSF intende strutturare come casa del custode. Il monolocale dovrà essere ristrutturato ed arredato ottenendo la possibilità per una persona di avere a disposizione una casa in cui vivere. Inoltre saranno previsti per il locatario in cambio dell’uso del monolocale attività di pulizia del cortile e manutenzione ordinaria dell’immobile. Il soggetto ospitato sarà monitorato dalla Caritas e da AVSF con visite periodiche e coinvolgimento dello stesso in attività di volontariato. Sarà inoltre supportato anche con l’intervento della nostra psicologa Dott.ssa Enrica Mariano che provvederà ad inserirlo nel progetto di auto mutuo aiuto oltre che di seguirlo con incontri singoli

3. OBIETTIVI
Si propone il ripristino di un locale con l’intento di offrire un monolocale riscaldato ed arredato a 1 bisognoso per contrastare l’emergenza abitativa e per fornire all’Emporio Solidale la possibilità di essere controllato (Casa del custode). Rappresenta un grande valore aggiunto e un completamento del progetto in corso. L’obiettivo è quello di offrire all’ ospite una stabilità abitativa,che permetta di riacquisire uno stato di serenità tale da acconsentire quel giusto spazio per poter crescere personalmente in un luogo sano e costruttivo. Una prospettiva che supera l’accoglienza temporanea dei dormitori, ove l’offerta di una casa non sia più considerata come l’ultima fase di un lungo percorso di inserimento sociale, bensì la base sicura da cui partire per promuovere un reale processo di cambiamento. Inoltre il locatario sarà supportato da progetti individuali per il sostegno nell’inserimento e mantenimento lavorativo, colloqui individuali, orientamento, accompagnamento sociale e momenti di incontro nella e con la comunità.
I lavori inizieranno a fine ottobre 2015 e si prevede l’inaugurazione della Casa del Custode entro il mese di aprile 2016.

4. DESTINATARI
Il soggetto ospitato sarà individuato con la collaborazione di AVSF, Caritas, CIS e Comune. I criteri stabiliti sono:età non superiore ai 65 anni, condizioni di salute stabili, soggetti senza fissa dimora o sfrattati. ISEE da zero al massimo 3500 euro annui. Maggior punteggio sarà dato dalla presenza di invalidità civile. Non saranno contemplati soggetti con precedenti penali o psichiatrici o alcolisti.

5. SEDE DI SVOLGIMENTO
La struttura è presso l’Emporio Solidale in via 1 maggio n 17/a Nole. L’edificio è di proprietà comunale ed è dato in comodato d’uso ad AVSF .Il Comune si è impegnato a pagare le utenze. Verrà richiesto al locatario ( dove possibile ) un piccolo contributo mensile che servirà per il pagamento delle spese.

6. PERSONALE E FORZE COINVOLTE
AVSF provvede a reperire i fondi per la ristrutturazione e l’arredamento del monolocale: Il primo finanziatore è la Unicredit Banca S.p.a. con un contributo di € 5.000,00, che andranno a coprire l’80% del costo dell’arredo.
La Caritas con i volontari di AVSF monitoreranno il locatario coinvolgendolo in attività di volontariato e lo supporterà nei suoi bisogni primari. La psicologa di AVSF Dott.ssa Mariano provvederà ad aiutare il locatario con un dettagliato programma volto al recupero della propria autostima e al reinserimento sociale.
AVSF si avvale di un cospicuo numero di volontari disposti a lavorare gratuitamente per la progettazione e la sua implementazione.
Ci si propone di aggiornare i finanziatori durante tutte le fasi dei lavori con report e fotografie.

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